Una giornata a Vulci

Per tutti gli amanti della civiltà etrusca, una visita a Vulci non deve mancare.

Da Bolsena con un'ora di macchina, sono circa 50 Km, si può raggiungere Vulci. Si deve andare verso Canino, o passando per Montefiascone, Marta, oppure per Gradoli, Latera. Comunque la direzione è Valentano, dalla parte del Lago opposta a Bolsena.

Vulci è un'antica città etrusca situata nel territorio di Canino e di Montalto di Castro, nella Maremma laziale. Edificata su una zona pianeggiante vicina al fiume Fiora, è stata una delle più grandi città-stato dell'Etruria, con un forte sviluppo marinaro e commerciale.
La Necropoli di Vulci è una delle più importanti testimonianze etrusche, un'area notevolmente estesa dove si possono ammirare le rovine della grande e potente città etrusca, distrutta dai Romani nel 280 a.C., la necropoli comprende circa 30.000 tombe, molte delle quali inaccessibili.

Le strutture attualmente visibili risalgono principalmente al periodo romano ma non mancano testimonianze della periodo etrusco, come ad esempio la cinta muraria conservata in più punti. Costruita con blocchi regolari di tufo era provvista di almeno cinque porte di cui tre ben conservate. A mio parere vanno visitate: la tomba François, è uno dei più importanti monumenti etruschi (340-330 a.C.), soprattutto per la sua ricchissima decorazione ad affresco che ne fa una delle più straordinarie manifestazioni della pittura etrusca, la Domus del Criptoportico,vasto impianto residenziale gentilizio risalente alla fine del II secolo a.C., poi a seguire vicino alla domus c'è il Mitreo, piccolo santuario dedicato alla divinità orientale Mithra, in uso dal III al IV secolo d.C.. Il Mitreo venne distrutto verso la fine del IV sec. d.C., era composto da due ambienti: un'anticamera ed un luogo di culto, ove sono stati rinvenuti oggetti votivi di particolare interesse. La statua attualmente esposta all'interno del luogo di culto, costituisce una copia mentre l'originale è conservato nel Museo del Castello dell'Abbadia. Ed infine la Tomba dei Soffitti Intagliati monumentale sepolcro del VII secolo a.C. articolato in cinque camere. Dette e scritte le mie preferenze, troverete anche altri manufatti che valgono la pena di essere visitati. A voi l'imbarazzo della scelta.

Altro posto interessante è il Castello dell'Abbadia. Vediamo un poco di storia. Venne edificato vicino al Ponte del Diavolo una costruzione realizzata dai romani su una analoga struttura risalente ad epoca etrusca. In origine questo ponte rimasto in uso sino agli inizi degli anni '60 del secolo scorso, oltre a permettere di superare il fiume Fiora, sorreggeva un acquedotto con il quale veniva condotta acqua alla città di Vulci. Il castello costruito nel corso del XII secolo dai monaci cistercensi a difesa del ponte, fu realizzato sui resti di un'antica abbazia del IX secolo. Il maniero divenne dal XIII sec. un importante centro di assistenza ed accoglienza per i pellegrini ed ospitò anche i templari.

Una volta che avrete scelto di andare al Castello, al suo interno potrete trovare il Museo Archeologico Nazionale di Vulci. Nel Museo sono esposti oggetti provenienti dagli scavi delle Necropoli e dalle ricerche che nell'ultimo ventennio sono state condotte nell'area urbana della Città. Il Museo è stato costituito nel 1975 ed offre un panorama completo della città etrusco-romana di Vulci: raccoglie infatti materiale proveniente da scavi effettuati dall'Ottocento ai primi anni 2000 soprattutto nelle vastissime necropoli, comprendenti le innumerevoli tombe che coprono un arco temporale che va dall'età del Ferro al III-II sec. a.C. Il museo rispetta l'ordinamento cronologico dei reperti distribuiti su due piani dell'edificio. L'allestimento è volutamente improntato ad una semplicità che consente di apprezzare le sale dell'antica rocca.

Se al termine dei vostri giri vi sarà rimasto del tempo, che ne direste di fare un bagno caldo alle Terme? A seguire vi riporto le parole scritte nel sito delle Terme di Vulci.
"Nel momento in cui vi arrivate vi accorgete che questo posto magico, incorniciato dalla natura, al confine fra Lazio e Toscana, è fermo nel tempo. Rilassatevi e lasciate che le acque calde naturali agiscano sul vostro corpo e la vostra anima. Un magnifico specchio d'acqua con quattro grandi piscine in cui si passa da 42°C a 30°C, la prima "ferrosa" e le altre diverse nel colore ma non nelle proprietà benefiche. Con tre ulivi al centro della piscina principale, le pietre locali, il legno e le forme sinuose, le Terme si amalgamano esattamente col paesaggio circostante. Immergersi nell'acqua calda, guardando il panorama straordinario della Maremma, è un'esperienza inenarrabile."
Per ogni informazione su orari e costi vi rimando al link sottostante, dove potrete trovare tutto ciò che vi occorre sapere.

Nel titolo di questo Post, vi suggerisco un'intera giornata da dedicare a questa visita. I luoghi sono molti ed interessanti e per gli appassionati, il tempo scorre piacevolmente tra un ambiente e l'altro. Munitevi di scarpe comode poiché dovrete camminare molto e i percorsi di Vulci non si adattano a scarpe con tacco...

Questo è il link della Fondazione Vulci;
Questo è il link delle Terme di Vulci.

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